Quando sono di ottimo umore faccio un gioco che consiste nell’elencare tutti i miei fallimenti e scegliere il peggiore. Il godimento, in questo caso, è rappresentato dal riuscire a trovare ogni volta quel difetto particolare, quel progetto non andato in porto, quel preciso aspetto della mia personalità, e convincersi, attraverso inconfutabili argomentazioni, che faccio effettivamente schifo.
Siccome sono progettato da un architetto cretino, subito dopo mi sento in colpa per essere così gratuitamente patetico e vittimista, perciò cerco di autoconsolarmi giustificando alcuni tratti negativi di me che di solito sono quelli che arricchiscono il mio carattere con sfumature di umana tenerezza.
“Non è che cedo alle leggi del consumismo, è che avevo proprio bisogno del telo da mare dell’Einaudi”
“Non è che sono geloso, è che se fai un complimento a G. poi potrei staccarti gli occhietti dalla faccina”
“Non è che non so cucinare, è che il mais fa così bene che mi sembra un peccato non inserirlo in ogni mio pranzo”
Facendomi un giro su Wikipedia, ho scoperto che il granturco è veramente un’entità affascinante, e questo è stato sufficiente per giustificare i miei pranzi a base di pane, prosciutto crudo e mais. Ci sono un sacco di studi scientifici sui pop corn.
Sono finito sulla pagina dei pop corn dopo che due mie favolose amiche hanno regalato a me e G. una macchinetta per prepararli. È uno strumento molto utile, perché tu inserisci gli ingredienti e lui te li risputa cucinati. È praticamente un Bimby, solo che, beh: funziona solo con i pop corn, ma non devi accendere un mutuo per comprarlo.
Io e G. abbiamo notato, però, che una buona parte dei chicchi inseriti non scoppia. Osservare il mais irrisolto sul fondo della scodella mi ha stimolato a cercare un modo per riciclarli: mi è venuto istintivo provare a ributtarli nella macchinetta. Ma niente. Questi pop corn non volevano proprio sbocciare.
Così ho fatto quello che qualunque millennial fa in una situazione di incertezza: ho aperto Google.
E su Wikipedia ho scoperto che la causa per cui a volte i pop corn non scoppiano è una falla presente nell’involucro esterno del seme, tale per cui l’umidità esce e non si raggiunge la pressione necessaria a generare l’esplosione. Poi le informazioni più accurate le leggete su Wikipedia – è incredibile la quantità di studi idioti che riescono a fare nelle Università americane.
Insomma: la causa per cui a volte i pop corn non scoppiano è intrinseca al pop corn stesso. Il mais non ci può fare niente, se a volte non scoppia. Deve accettarlo, e magari dedicarsi a condire le insalate, che comunque salvano almeno due pasti a settimana, nel mio caso. A volte le cose che non riescono non dipendono da noi.
Roba affine
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Ale, che Telo dico ammare! <3
<3 !