– Parigi duemilaTredici –
#3
I parigini sono creature strane. Sono sommersi da pregiudizi negativi, come il fatto che sono antipatici, e snob, e non sanno l’inglese, e ti guardano schifati, e non hanno nessun rispetto per chi non sia parigino, e dopo cinque giorni posso confermare che questi pregiudizi sono tutti veri. O almeno: questa è la mia esperienza, poi non dubito che esista un qualche parigino educato. Magari emigrato. Forse la sessantenne vestita da baldracca rumena che è entrata nel supermercato in monopattino, per esempio, è invece una parigina educata.
La cosa buffa che ho notato è che i francesi criticano gli italiani per la nostra pressappochezza, il nostro essere caciaroni e disordinati, quando mi è sembrato che loro incarnino lo stesso nostro stereotipo, solo che in modo più snob. Non si fermano alle strisce pedonali, come noi, parlano a voce sguaiata, come noi, non sanno l’inglese, come noi, e sputano per terra. E noi non sputiamo per terra, Dio Santo.
Però si danno un gran da fare per costruirsi l’immagine di persone snob. Ora, io questa cosa di voler essere snob per forza non l’ho mai capita. È vero che io non faccio testo: ho sempre trovato molto più attraenti la timidezza e l’imbranataggine, ma
forse perché ho palesi devianze a livello inconscio. Ad ogni modo, è inutile cercare di essere la Kidman quando dentro sei la quarta sorella Kardashian.
Per esempio, una sera io e Ciuffo (il mio compagno di viaggio, quello che ha la testa a forma di Gocciola Pavesi) siamo andati a cena fuori e, non sapendo una parola di francese a parte forse burlesque e per questo dobbiamo ringraziare Cher, sempre sia lodata ora e nei secoli, abbiamo ordinato ciò che ci ispirava di più rustico e parigino, e cioè una concassé e una terrine campagnarde. Bene: ci hanno portato tonno, pomodori e biroldo.
La terza sera abbiamo girato qualche locale nel Marais. E abbiamo notato che i francesi non ballano: io e Ciuffo eravamo gli unici due dementi che si agitavano, vi lascio immaginare il grazioso quadretto. Per forza, erano tutti su Grindr, perché adesso non usa più il baccaglio dal vivo, ora c’è Grindr. E io mi sono ricordato di quando, mesi fa, un mio amico ubriaco mi disse di non cercare l’amore in disco: “cercalo su Grindr”. I francesi lo cercano su Grindr, ma in disco. Comunque, forse i parigini non ballano non tanto perché sono snob, quanto per la musica inascoltabile che mettono: avrebbero bisogno di riscoprire un po’ di trash, qualcosa tipo Moi lolita, o al limite anche… non so, questa:
Io rimango del parere che probabilmente la sessantenne vestita da baldracca rumena che è entrata nel supermercato in monopattino avrebbe ballato.
E lo avrebbe fatto magnificamente con quella sua pelliccia sintetica rosa fucsia! Almeno abbiamo fatto vedere a quegli insipidi come si balla (oddio vabbè..) :)I <3 baldracca rumena col monopattino!
In baldracca we trust! Cibo raffinatissimo comunque eh! 😉
W i balli scatenati in terra straniera!Ma soprattutto W voi, che siete bellissimi!Alex V
fiero di essere la quarta sorella Kardashian anche se ancora non mi son fatto impiantare pezzi rubati a Barbie. Credo avreste dovuto socializzare con la bradracca.
acquistano sempre punti coloro che tornano da parigi assolutamente NON estasiati. Dico sempre che la città la fa la gente. Quindi Parigi mi sta sul cazzo! (a parte questo ti si legge che è un piacere 😉 )
alleluiaaaaaaaaaaaaaa
Anche qui in London hanno lo sputo facile come non mi ricordavo fosse in Italia…Ah, mi manca Parigi!…nel senso che non l'ho mai vista, ora leggo un po' i post arretrati.
Ma ciao carissimo!!!!guarda che pure i marciapiedi di Milano non sono da meno…. forse son parigini immigrati ;P
🙂 gran bel post, io a Paris ci ho (soprav)vissuto, confermo tutto, e quando sei sul luogo di lavoro la snobberia è pure peggio.
Onori alla creatura mitologica quarta sorella Kardashian! Il top del top! :DAd ogni modo sputano anche a Stoccolma. Però direi che gli abitanti sono più solitari che snob.
Guarda, io i miei pregiudizi sui francesi li ho confermati grazie alle mie prof madrelingua; questo studio antropologico mi ha confermato che, come dici tu, anche loro sono pressapochisti ecc. Come noi, e forse anche di più.La differenza è che loro lo fanno perchè sono francesi, quindi loro possono.
Ciuffo, quello che ha la testa a forma di Gocciola Pavesi. AhahahTi lovvo! <3
In controtendenza, a parte qualche rara e inevitabile eccezione, io ho conosciuto parigini simpatici e disponibili. E a Parigi ci ho lasciato il cuore. E anche diversi orgasmi. :-P(Forse il fatto di parlare francese aiuta.)
Ma certo che avrebbe ballato, vi avrebbe portati in disco in tre sul monopattino! Dovevi invitarla nelle tue cerchie! 😀
come mi sarebbe piaciuto farmi un parigino…saranno antipatici e anche poco abituati al sapone (eau de toilette docet) ma li trovo così sessosi…
vero vero! io ho avuto problemi persino a farmi portare l'eau! Facevano finta di non capire anche a dirglielo in inglese….brutti stronzetti! Ma non toccatemi Sophie Marceau. Che con le rughette è diventata ancora più bella.
Ti dirò. io con i cugini d'oltralpe ci lavoro e ti confermo tutto quello che dici.Soprattutto sul pregiudizio nei nostri confronti su quanto siamo disorganizzati…quando nemmeno loro brillano di certo per l'organizzazione.Ma sarà quella r moscia che fa sembrare tutto più snob.