Ieri io e Giulino siamo stati allo WOW Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto di Milano. Non è uno di quei musei super moderni con i pannelli super all’avanguardia e con tutto l’arredamento di design, anzi, la prima impressione che ho avuto è stata che a questo spazio mancassero un po’ di fondi per raggiungere gli standard estetici delle mostre più quotate della città. Eppure ne sono uscito molto soddisfatto: il museo non ha permanenti, ma soltanto delle temporanee che cambiano ogni pochi mesi. L’ingresso costa 5 euro (onestissimo) e ci sono un sacco di convenzioni se siete poveri ma audaci come noi. E soprattutto, entrambe le mostre che abbiamo visto erano super interessanti e spiegate in modo facile e al contempo esaustivo. Sicuramente curate da persone appassionate.
Il primo percorso riguarda il fumetto nel ’68. Il titolo farebbe supporre qualcosa di palloso, e invece è stata una figata. C’è tutta una parte sulla nascita del fumetto femminile e femminista molto utile per capire come si è evoluto il racconto della donna nel corso del tempo.
La seconda temporanea è sui Maestri della Matita: tre disegnatori italiani che hanno avuto un ruolo fondamentale nel fumetto. Si inizia con Sergio Zaniboni, cioè la matita dietro Diabolik; si va avanti con Angelo Stano, il primo e il più noto disegnatore di Dylan Dog; e infine Simone Bianchi, che dalla mia Lucca è finito negli Stati Uniti a lavorare per Marvel Comics.
Giulino mi ha indicato due disegni in particolare: quelli che ritraggono Superman e Spider-Man in azione. Non a Metropolis o New York. Ma Lucca, la città italiana del fumetto. Non vi si stringe il cuoricino, a voi?
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