Tre Luglio Duemiladieci. Sesto Fiorentino. Festa della Musica.
C’era una piazza, c’era un grande prato, c’erano delle gradinate.
E c’erano i Baustelle, di nuovo sul palco a suonare per me.
E basta, sono proprio poco ispirato questa mattina. Capacità sintatticolessicografica (termine chiaramente inesistente) pari a zero. Butto giù un po’ di impressioni.
E’ strano l’effetto che ti fa vedere il tuo gruppo preferito salire sul palco. Fino a un momento prima erano come entità astratte, imprigionate nelle casse dello stereo o nel lettore mp3. E invece… esistono. Per forza: sono lì, stanno salendo sul palco, stanno accordando le chitarre. E suonano, cantano davvero.
Francesco Bianconi aveva la stessa camicia del concerto al Saschall. E anche l’atteggiamento era il classico Bianconi: tranquillo, sereno, motivato. Rachele Bastreghi era di una bellezza e di un’eleganza paurose. Una voce così non può che uscire da una donna così.
A parte i problemi tecnici, le imperfezioni vocali, il pubblico un po’ troppo spento e la sequenza finale di canzoni (non si può concludere con “Beethoven o Chopin”!) mi sono divertito. Emozionato, di nuovo.
Parte finale de La canzone del Parco,
che ho filmato ieri sera.
Spero funzioni, ma qualcosa mi dice che non caricherà.
io il video non riesco a vederlo…cmq dalle mie parti lo hanno annullato…
Adesso il video si dovrebbe vedere… Solo che fa venire il mal di mare, non riuscivo a stare fermo! E la qualità è pessima.