Pubblicati da Alessandro Bianchi

Lui e lui ridono

Tre Luglio Duemiladieci. Sesto Fiorentino. Festa della Musica.  C’era una piazza, c’era un grande prato, c’erano delle gradinate.  E c’erano i Baustelle, di nuovo sul palco a suonare per me. E basta, sono proprio poco ispirato questa mattina. Capacità sintatticolessicografica (termine chiaramente inesistente) pari a zero. Butto giù un po’ di impressioni. E’ strano l’effetto […]

Lettera al mese di Luglio

Caro Luglio, ciao. Chi ti scrive è un ragazzo che è sempre stato più o meno educato. Rispettoso, come scrivevano sulle pagelle alle elementari. Non ce l’ho mai avuta con i mesi dell’anno. Forse con Novembre, ma solo dopo il bombardamento mediatico di Giusy Ferreri. Ma sicuramente mai con te, Luglio. Anzi: da piccolo io […]

“Mio zio”

Prendiamo il potere evocativo della musica. Ovvero, la capacità delle canzoni di far riaffiorare i ricordi sopiti, o di risvegliare completamente quelli adagiati in dormiveglia. Ecco, prendiamo questo potere e buttiamolo nel water, preoccupandoci di tirare lo sciacquone più e più volte. Adesso che siamo liberi, pensiamo a una canzone che ci fa paura, indipendentemente […]

Versi d’autunno

Mi manchi tu la fantasia il cinema l’estate indiana Mi servi tu un brivido il ghiaccio nel Campari Soda Mentre Francesco Bianconi e Valeria Golino cantavano io trascrivevo le loro parole. Un diversivo per pensare a come organizzare le mie, e a quali dire. Mentre cantavano, pensavo che in realtà non c’era bisogno di aggiungere […]

I tre insegnamenti di oggi

Uno. Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo. Anche se tutte le attenzioni che ti dà sono causate dal fatto che sei l’unico che lo vuole coccolare mentre altre quindici persone guardano la partita. Due. I film sono profondamente irrealistici quando mostrano i personaggi che ascoltano la segreteria telefonica. Nessuno ha la segreteria telefonica. […]

Elettroniche Emozioni

L’avevo già accennato nel post precedente: in questo periodo mi viene passata un sacco di musica elettronica. Che mi ha fatto realizzare che, in effetti, sballarsi mentre la si ascolta viene quasi naturale. Non avendo a disposizione acidi né polverine di nessuna forma, l’unica sostanza che mi è venuta da assumere è stata la cioccolata, […]

Tra venire e partire

Piccola (paracula) premessa. Metto le mani avanti. Ho avuto il mio periodo-Liguabue, in cui ascoltavo praticamente solo lui. Sapevo a memoria le canzoni e trovavo che le parole fossero particolarmente adatte per la mia sensibilità, nonostante già allora riconoscessi una noiosa ripetitività nelle melodie. Ed è proprio questo che mi ha fatto allontanare da lui: […]