Simpatico è:

On air: Franz Ferdinand, Take me out

STEP 1 – Il professore che viene da te. Guarda l’esercizio che ha appena dato da svolgere in classe. Se ne esce con un sarcastico “Bello”. Scuote la testa, poi ti guarda diritto negli occhi e fa “Il suo esercizio non è sbagliato, è peggio che sbagliato”.
STEP 2 – Il professore che, dopo aver guardato gli svolgimenti del suddetto esercizio fatti dai tuoi colleghi (che sono stati cordialmente insultati), va alla lavagna a correggere l’esercizio. E la sua soluzione coincide con il tuo svolgimento. Quello che era “peggio che sbagliato”.

Revival vol.4 – PEOPLE FROM MALIZIA

Che giorno è oggi? Come come? Domenica dite? Ahhh, ma allora bisogna connettersi immediatamente e collegarsi a Zucchero Sintattico, dove il nostro blogger preferito pubblicherà una playlist pop trash che allieterà senz’altro i nostri viaggi in macchina! Sì, dai, colleghiamoci subito! Ma prima prepariamo un Cuba Libre dove inzuppare i biscotti.

Premessa-sovrastante-idiota-che-spero-abbiate-saltato a parte, devo ammettere che oggi è Domenica e in effetti sto per pubblicare quella che da quattro settimane è la playlist più ascoltata dalle radio di Saturno. E il fatto che nessuno sappia che cosa ascoltano su Saturno mi consente di non poter essere contraddetto. In fondo, che rumore fa un albero che cade nella foresta amazzonica?

Stiamo entrando nel filosofico. Torniamo sulla Terra, in tutti i sensi, e precisamente al revival che vado a pubblicare. Il tema di questa settimana è lo straordinario decennio degli 80’s, da cui le canzoni sono tratte.  Non mi dilungherei ulteriormente. Anche perché mi hanno chiamato per andare a cena. Buon ascolto!

Trovi gli altri volumi di revival qui:
Revival vol.1 – SFRANTOIO
Revival vol.2 – CHE IL TRASH SIA CON VOI
Revival vol.3 – MISS SHAMPISTA

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Revival
vol.4

– PEOPLE FROM MALIZIA –

01. Cindy Lauper – Girls just wanna have fun

02. Ivana Spagna – Easy Lady

03. Madonna – Like a virgin

04. Blondie – Heart of glass

05. Irene Cara – Fame

06. Kim Wilde – You came

07. A-ha – Take on me

08. Whitney Houston – How will I know

09. Patty Smith – Because the night

10. Wham – Wake me up before you go go

11. Irene Cara – What a feeling

12. Buggles – Video killed the radio star

13. Samantha Fox – Touch me

14. Madonna – La isla bonita

15. Culture Club – Karma Chameleon

16. Michael Sembello – Maniac

17. Queen – Radio Ga Ga

18. Katrina and the Waves – Walking on sunshine

19. Soft Cell – Tainted love

20. Limahl – Never ending story


[ Come al solito ogni suggerimento è ben accetto! ]

Karmananas


On air
: Culture Club, Karma Chameleon
Sapete cos’è il karma?
Dio, quanto sono antipatico quando inizio i post con una domanda. Comunque, se non sapete cos’è il karma cercate su wikipedia, alla voce karma. Sì, inizia con la k, quella lettera introdotta nell’alfabeto italiano dallo sviluppo della telefonia mobile. 
Ora, su wikipedia troverete un sacco di informazioni complete e approfondite che a noi ovviamente non interessano, dato che siamo il risultato del lavoro decennale di una società che si è ripetutamente applicata affinché il cervello umano si strutturasse in modo tale da cogliere solo le informazioni scorrette e parziali. 
L’informazione scorretta e parziale che vogliamo noi è che il karma è quella cosa per cui se ti comporti male o bene poi il male o il bene ti ritorna indietro. Un corollario che ho inventato io qualche anno fa è che il karma controlla anche la fortuna: cioè se ti succede una cosa brutta poi ti accade una cosa bella, e viceversa. Una specie di livellatore della sfiga.
Stamani ho avuto l’ennesima conferma dell’esistenza del karma.
Sono andato in biblioteca. Mi sono seduto a un tavolo carino e totalmente vuoto – che poi si è rivelata una posizione pessima perché è vicino al bancone dietro cui le bibliotecaie credo organizzino festini a base di coca. Tempo dieci minuti e arriva un tipo: “Ciao, è libero?” e indica il posto accanto al mio. “Oh, ma sì, certo!” rispondo esibendo un ampio sorriso (e mi preme precisare che la risposta tanto entusiasta è dovuta al solo fatto che stasera è Venerdì sera. Altrimenti avrei abbaiato). Questo tipo si siede, e io posso distintamente riconoscere l’odore del salmone marcio. No, non è una bella cosa.
Poi, però, vado a mensa. Dove hanno rimesso lo yogurt all’ananas. E questa sì: è una bella cosa.

I piaceri dell’anima

On air: Florence + The Machine, Dog days are over

Okay, difficilmente mi lascio abbindolare da queste sfide tra blogger, ma ne ho trovata una su A prova di crash che non mi dispiace. (e poi ho un quarto d’ora di buco). Si tratta di elencare dieci cose che mi fanno stare bene.

Parto, che il quarto d’ora è già diventato “dodici minuti”.

10 – Vedere che un esercizio torna o che si è capita una dimostrazione
9 – Bere. Qualsiasi cosa, basta non essere da soli
8 – Ballare. Ehm. Per come posso farlo io. Diciamo “ballicchiare”. Diciamo “muoversi scompostamente”
7 – Ascoltare la musica (e sognare ad occhi aperti)
6 – Cantare in macchina. Con le figure di merda che ne conseguono (“nooooo, non ero io quello che cantava Kobra al semaforo, ma come puoi pensarlo!?”)
5 – Comprare. Cosa che non si può fare spesso, ma proprio per questo è così bello farla
4 – Scrivere. Qualsiasi cosa. Perché dopo sto proprio meglio

Okay. Mancano due minuti. La top three:

3 – Baciare
2 – Mangiare
1 – Ridere

Rilancio la sfida a tutti (oh, come odio ‘ste cose. Ma sono le regole, non è colpa mia…).
Anche nei commenti, se non avete un blog!

Revival vol.3 – MISS SHAMPISTA

La Domenica non è ancora finita, e infatti arrivo col nuovo brillante appuntamento di questo blog. Quello che nessuno di voi vuole perdersi: la Trash Sunday! Ogni Domenica, per voi e solo per voi, una compilation di selezionate canzoni trash da gustarsi piacevolmente, da soli o in compagnia. Meglio da soli, nel dubbio.

Il tema del terzo volume è la sciacquettosità. Parola che non esiste, come mi segnala il correttore automatico di Google, e per questa antipatica segnalazione io vorrei che tutta Mountain View implodesse, ADESSO. Ad ogni modo, impiegherò le prossime due righe per spiegare a Google che sciacquettosità è un neologismo da me inventato per definire quelle canzoncine non particolarmente profonde ma adatte ad essere ascoltate mentre si fanno cose da veri uomini, come guarnire una crostata col saccapoche, per esempio.

Ma bando alle ciance e iniziamo l’ascolto. Troverete tracce cantate esclusivamente da cantanti femminili o girlband (chi ha da ridire sulle Queentastic sarà severamente punito), e abbiamo privilegiato gli Anni 90 e i primi Anni Zero (altrimenti che revival sarebbe?). Troverete alcune canzoni che hanno fatto la storia del Pop. E ne troverete altre che secondo la critica universale sarebbe stato meglio se non fossero mai state immesse nel mercato discografico: per questo preciso motivo noi le abbiamo inserite.

Trovi gli altri volumi di revival qui:
Revival vol.1 – SFRANTOIO
Revival vol.2 – CHE IL TRASH SIA CON VOI

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Revival
vol.3

– MISS SHAMPISTA –

01. Paola Cortellesi – Non mi chiedermi

02. Britney Spears – …Baby one more time

03. Paris Hilton – Stars are blind

04. Kylie Minogue – Can’t get you out of my head

05. Geri Halliwell – It’s raining men

06. Lollipop – Batte forte

07. Destiny’s child – Survivor

08. Lucky Star – Stile

09. Spice Girls – Wannabe

10. Alizee – Moi Lolita

11. Avril Lavigne – Girlfriend

12. Mariangela – M’ama o m’amerà

13. Madonna – Sorry

14. Paola e Chiara – Festival

15. Queentastic – Absolutely Fabulous

16. Hilary Duff – Wake up

17. Britney Spears – Toxic

18. Pussycat Dolls – Hush hush

19. Madonna – Vogue

20. Sugababes – Round round

21. Jamelia – Superstar

[ Mi scuso se stavolta non c’è il player di youtube ma direttamente il link alla canzone, ma quei furboni di Google hanno cambiato qualcosa nei codici che usavo per incorporare i video nel post e adesso vengono tutti sfasati. Altro motivo per sperare che Mountain View imploda ]

[ Ogni suggerimento è ben accetto! ]

Mia sorella mi capisce

On air: Jessie J, Price Tag

Sto passando l’aspirapolvere in tutta la casa. Ogni tanto lo faccio, specialmente quando mamma mi minaccia di morte. Mia sorella è sul divano a guardare la tv. Non commento, anche se spero un sacco di cose brutte.

Io: Ciao Eli, cosa guardi?

Lei: Si chiama Teen Spirit.

Io: Di che parla?

Lei: Una ragazza che muore perché nella corona da reginetta che vince c’era l’elettricità. Però il Dio della Moda la lascia sulla Terra dove dovrà aiutare la sfigata della scuola a diventare una stragnocca, e ha il potere di cambiarsi vestiti schioccando le dita.

Io: Ah! E…?

Lei: Sì, Ale, non ti preoccupare. Lo sto già registrando.

Crea il tuo gruppo vocale anni 90 in tre semplici lezioni

Buongiorno a tutti e benvenuti al corso Crea il tuo gruppo vocale anni 90 in tre semplici lezioni. Un corso strabiliante e innovativo che ti permetterà di creare, in tre semplici lezioni, il tuo gruppo vocale anni 90. Hai sempre desiderato di creare il tuo gruppo vocale anni 90? Da oggi puoi farlo, e in tre semplici lezioni: segui anche tu il corso Crea il tuo gruppo vocale anni 90 in tre semplici lezioni e potrai creare il tuo gruppo vocale anni 90, e tutto questo in sole tre semplici lezioni!
Sentiamo la testimonianza di un nostro cliente:

Quando una mia amica me ne ha parlato, non lo credevo possibile, e l’ho presa in giro. Poi, un po’ per gioco, un po’ per curiosità, ho provato la prima delle tre semplici lezioni. Ed è stato fantastico. Adesso ho anch’io il mio gruppo vocale anni 90. Provate anche voi Crea il tuo gruppo vocale anni 90 in tre semplici lezioni: funziona davvero!

Lezione #1 – Scegli un sesso
I gruppi misti non tirano nei Novanta. I ragazzini si identificano meglio se un gruppo ha una formazione composta da membri dello stesso sesso. Maschi o femmine? Boyband o girlband? Fai la tua scelta, ma ricorda che tale scelta è irreversibile: il passaggio da un sesso all’altro – così come l’ambiguità di genere – è consentito solo agli artisti solisti. Pertanto, se sei interessato, ti rimandiamo all’acquisto di Crea il tuo artista solista pop o al massimo glam rock del ventesimo secolo.
Lezione #2 – Forma la band
Un gruppo vocale anni 90 ha un grande difetto: è composto da esseri umani. Ma ha anche un grande pregio: è composto da esseri umani che sono dei totali imbecilli, caratteristica tutto sommato molto diffusa sulla Terra. Con i consigli di questa lezione, ti aiuteremo a selezionare gli umani perfetti per la tua band. Dovrai soltanto sceglierne alcuni appartenenti a queste categorie:
Il bono: le ragazzine gli sbaveranno dietro e urleranno al solo vedere la sua faccia pulita. Si rivelerà essere omosessuale dopo dieci anni dallo scioglimento del gruppo
• La strafiga: elemento imprescindibile di una band. Deve essere completamente scema, così i ragazzini potranno pensare che una così sarà alla loro portata, quando avranno i baffi
Quello/a di colore, per insegnare subito ai bambini che il colore della pelle non fa differenza: anche i neri possono cantare male, tanto quanto i bianchi.
Quello/a che sa davvero cantare. Almeno un pochino. Dai
Quella che farà carriera poiché ha capito tutto dalla vita. Per approfondire, si legga il paragrafo Victoria Beckham
Quello/a che non si cagherà nessuno, mai. Nessuno si ricorderà mai il suo nome, e talvolta nemmeno il suo colore di capelli. Questa figura si è evoluta negli Anni Zero in ruoli altrettanto importanti (per approfondire, si legga il paragrafo Il cinese dei Black Eyed Peas)
Quello capace di fare gli urlini e le mossine. Stonato come una campana, è preferibile non fargli mai prendere in mano il microfono, se non per le parti in playback (cioè quasi tutte). Se nella canzone è presente un pezzo strumentale, lui può fare finta di ballare.
Lezione #3 – Lancia il gruppo sul mercato discografico
È necessario un primo album. Dodici canzoni assolutamente non impegnative, di cui dieci brutte o al limite inutili, che nessuno tanto ascolterà mai. Due singoli da far ruotare in radio: il primo molto orecchiabile, troppo, una cantilena capace di trivellare il cervello e fracassare i maroni; il secondo singolo praticamente uguale al primo, ma con un titolo diverso. 
Ed ecco qua: hai appena creato il tuo gruppo vocale anni 90 in tre semplici mosse!

Revival vol.2 – CHE IL TRASH SIA CON VOI

Domenica scorsa ho pubblicato la prima di una lunga serie di playlist revival che io e Ciuffo abbiamo fatto per i nostri viaggi in macchina. Visto che mi trovo a pubblicare la seconda playlist nuovamente di domenica, potrei pensare di postare anche la terza domenica prossima, così da creare questo appuntamento, che potremmo chiamare Trash Sunday.

Beh, la seconda compilation prosegue sullo stile trash/camp della precedente. Molti di voi non saranno d’accordo con l’inserimento di alcune tracce in una compilation tutto sommato trash, ma a noi non importa niente e le teniamo lo stesso.

Infatti, quando io parlo di trash, intendo sicuramente uno dei miei generi preferiti, in grado di farmi divertire come nessuna altra categoria musicale riesce a fare. Quindi è un termine che svincolo dalla sua connotazione negativa.

Trovi gli altri volumi di revival qui:
Revival vol.1 – SFRANTOIO

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Revival
vol.2

– CHE IL TRASH SIA CON VOI –

01. Jo Squillo e Sabrina Salerno – Siamo donne

02. Marcella Bella – Fa chic

03. Amanda Lear – Enigma (give a bit of mmh to me)

04. Raffaella Carrà – Pedro

05. Jo Squillo – Violentami

06. Renato Zero – Baratto

07. Donatella Rettore – Splendido Splendente

08. Ambra Angiolini – T’appartengo

09. Raffaella Carrà – Luca

10. Amanda Lear – Ho fatto l’amore con me

11. Sabrina Salerno – Sexy Girl

12. Claudia Mori – Non succederà più

13. Gunther – Touch my tralala

14. Renato Zero – Sbattiamoci

15. Jo Squillo – Ode al reggiseno

16. Raffaella Carrà – Fiesta

17. Gloria Gaynor – I love you baby

18. Sorelle Bandiera – Fatti più in là

19. Jo Squillo – Skizzo skizzo

20. Billy More – Up and down

21. Amanda Lear – Ciao
(link introvabile su you tube, lo aggiungerò quanto prima!)

Chiamatemi banale

On air: Sabrina Salerno & Samantha Fox, Call me
Mi trovavo nel luogo in cui si fanno le riflessioni più profonde: il bagno. E ho fatto una delle riflessioni più pesanti di sempre. 
No, non la cacca. 
Ho pensato che non ho mai cambiato la suoneria al cellulare, e mi sono sentito una persona davvero banale. Voglio dire: bisogna essere davvero omologati per tenere per un anno la stessa suoneria. Poi il mio cervello ha fatto una specie di upgrade, e ha fatto un’altra riflessione, ancora più pesante.
No, nemmeno stavolta è la cacca.
Ho pensato che non solo non ho mai cambiato la suoneria del cellulare, ma oltretutto ho sempre tenuto quella predefinita. Cioè la più banale, la più comune. Io, quello che si è sempre vantato – a volte anche a sproposito – di essere diverso ed originale, mi rendevo conto solo in quel momento di essere… [ musichina di suspense ] …come tutti. C’era solo una cosa da fare.
Dio santo, NO, ma avete proprio la fissa con questa cacca eh!?
Mi sono ascoltato tutte le suonerie del cellulare. Tutte, anche quelle dei messaggi. E ho concluso che il motivo per cui non ho mai cambiato la suoneria non è per il mio essere banale, bensì perché tutte le altre suonerie che ho a disposizione sono veramente improponibili. Non so se le avete mai ascoltate, ma fanno veramente cagare.
Ecco. A questo punto ho fatto la cacca. Contenti?