Elenco di insulti ed elucubrazioni pungenti relative alla neve

Livello 1
  • Acciderba alla neve
  • Mannaggia alla neve
  • Che puffagioli, nevica!
  • Corbezzoli, c’è la neve
  • Oh, no! Nevica :'( 
  • Uffiiiiii, la neve…
  • Nevica, puttana Eva / porca troia
Livello 2
  • Neve del cazzo
  • Neve di merda
  • *inserire bestemmia*, la neve!
  • Nevica, che coglioni
Livello 3
  • Neve: sostanza che rende tutti felici ed entusiasti. Esattamente come una canna. Beh, fatevi una canna.
  • Non me ne importa un cazzo se vedere fredde caccole biancastre vi rende felici. Io sono felice solo dopo un mojito e cinque vodka lemon, e non posso ottenerli se continua a nevicare!
  • La cosa bella della neve è che prima o poi si scioglie.
  • La cosa bella della neve è che su Mercurio non c’è.
  • La cosa bella della neve è che… Ma… Cristo! Non c’è una cosa bella della neve!
  • Nevica su ‘sto cazzo!
  • Vuoi la neve? VAI IN MONTAGNA, IDIOTA.
[ in continuo aggiornamento ]

Faces / 027

Elenco di imprevisti che volevano impedire che io andassi al concerto di Lady GaGa

  • La riforma Gelmini che ha causato le (giustissime) proteste degli studenti che hanno bloccato il sistema ferroviario
  • I compitini slittati, sempre per la riforma Gelmini
  • La commedia in cui recito poteva andare in scena proprio il 5 Dicembre
  • La tonsillite, e qui potrei anche fermarmi, ma…
  • Il biglietto del treno non rimborsabile né sostituibile
  • Le placche che non venivano via dalla gola, nonostante abbia passato più di un’ora a grattarle con la punta di uno stecchino disinfettato, dopo averle smosse tramite gradevolissimi (notare l’ironia del superlativo) gargarismi al sale, all’aceto e al colluttorio
  • Il navigatore che si mette a parlare in finlandese (o almeno credo che fosse finlandese, c’è venuto scritto Suomi)

Faces / 025

Faces / 024

Lady Gaga . Milano . 5 12 2010

Mi chiama LADY GAGA and welcome to the Monster Ball
Erano le 21:02. Il gruppo di supporto (i Semi Precious Weapons, dei personaggi alquanto strani) aveva terminato di esibirsi già da un’ora e nel frattempo stavano dando un mix di Michael Jackson. Io me ne stavo sulla mia seggiolina, impaziente, rimuginando che tutto sommato era un bel posto: il palco si vedeva bene, quasi frontale.
La musica finisce, e le luci si spengono di colpo. Il pubblico comincia a urlare. Io mi porto le mani alla bocca, come un bimbo idiota. Sul sipario viene proiettata una Lady GaGa in versione gigante con il sottofondo di una musica elettronica. Finalmente, il conto alla rovescia.
La musica si trasforma in Dance In The Dark, e sul sipario viene proiettata la Sua ombra. Sei lì dietro, GaGa, lo sappiamo tutti. E infatti il sipario viene sollevato, e lei è lì, e il concerto comincia.
Parlare di concerto è davvero riduttivo. Per come la penso io, anche parlare di semplice “spettacolo” è riduttivo, ma probabilmente non esistono termini che esprimano un’intensità maggiore di spettacolo. È stato fantastico. Una delle più straordinarie esperienze della mia vita. Come da bambino, quando per la prima volta vedi i fuochi d’artificio, così Lady GaGa ci ha stupiti, canzone dopo canzone, esibizione dopo esibizione. 
Tonight I want you to forget all your insecurities; 
I want you to reject anyone or anything that ever made you feel like don’t belong, 
or make you feel like you’re good enough, […] 
YOU JUST REMEMBER THAT 
YOU’RE A GOD DAMNED SUPERSTAR, 
AND YOU’RE BORN THIS WAY!
Potrei scrivere del suo carisma travolgente ed esplosivo, della sua voce potentissima e della sua forza nel muoversi e nel ballare coreografie spettacolari; e potrei scrivere dei costumi, una quindicina; o delle scenografie enormi; di come il piano era nascosto dentro il cofano della macchina; di un secondo pianoforte che prende fuoco mentre lei lo sta suonando; della statua di un angelo che si incendia sulle note di Alejandro; di un mostro gigante (“the fame monster”); di come a un certo punto viene nascosta da una specie di lampadario che quando si rialza rivela una GaGa con un nuovo sfavillante vestito, da cui poi sbucheranno due grandi ali; delle sue numerose dediche ai gay e all’Italia; della sua trasgressione; …
Arrivederci… Ciao, Milano! […] 
Be proud to be PICCOLI MOSTRI! 
Follow your dreams and don’t give up. 
You’re born this way
And I’m proud, GaGa.
I’m a very, very, bad, bad Little Monster.

Act 1: City
– Dance In The Dark
– Glitter and Grease 
– Just Dance
– Beautiful Dirty Rich
– Vanity 
– The Fame
Act 2: Subway
– Lovegame
– Boys Boys Boys
– Money Honey
– Telephone
– You and I
– Speechless
– So Happy I Could Die
Act 3: Forest
– Monster
– Teeth
– Alejandro
– Poker Face (Acoustic)
– Poker Face
Act 4: Monster Ball
– Paparazzi
– Bad Romance

Faces / 023

Faces / 022

Faces / 021