Domande, #5
/1 Commento/in Uncategorized/da Alessandro BianchiCome mai esistono così tanti provocatori al giorno d’oggi?
Perché gli estremisti dicono una cosa,
suscitano l’insurrezione pubblica,
e dopo affermano che la loro era solo una provocazione?
Non è che stanno confondendo – più o meno volontariamente –
il termine “provocazione” con quello di “cazzata”?
Non sapere cosa dire
è sempre equivalente a non aver niente da dire?
Perché quando porto l’ombrello non piove?
L’equità è oggettiva?
Se abbiamo un totale di 50 persone,
di cui 45 trovano giusta una certa decisione X
mentre le restanti 5 persone la trovano iniqua,
è possibile che le 45 si sbaglino?
Poniamo il caso che l’equità sia oggettiva,
e diciamo che oggettivamente la decisione X è ingiusta:
allora è preferibile lasciare X così com’è per far contenta la maggioranza,
o far valere la giustizia?
Come è possibile che Glee abbia così tanto successo?
Se cade il governo,
è etico ubriacarsi per tre giorni di fila,
nonostante la consapevolezza che… rivincerà anche la prossima volta?
Orgasmo
/1 Commento/in Uncategorized/da Alessandro BianchiPane abbrustolito e Philadelphia.
Di cosa mi sono innamorato oggi
/3 Commenti/in Me in bianco e nero/da Alessandro BianchiDel sapore della cioccolata.
Quella morbida, dei biscotti dell’Esselunga.
Nessuno mi aveva detto che l’avevano comprata,
e forse non l’hanno fatto per il mio bene.
Quindi,
mangiarla
è stato ancora
più incredibile.
Della sensazione di emergere dalle coperte,
stringersi alle lenzuola, toccare il cuscino
e sentire quant’è morbido, guardare il soffitto,
indugiare, crogiolarsi nell’ozio del Sabato mattina,
e in qualche modo sapere di stare bene.
Di questa canzone.
Sopratutto di questa canzone.