Federica è in crisi
Il pullman è finalmente arrivato: soli 6 minuti di ritardo, stavolta. Più che accettabile.
Mi metto a sedere accanto a Laura, e tiro fuori il manga da leggere. Intanto, ascolto quello che dicono nel sedile di dietro (non ci posso far niente, le orecchie sentono senza che io glielo comandi!).
“Sai, Federica è in crisi.” dice lei, col tono di chi ha appena perso un parente caro.
“Ah sì? Come mai?” Domanda l’altro, la voce che da indifferente passa a un-po’-preoccupata.
“Eh, perché tra dieci giorni lei e Marco fanno 3 anni, e non sa che regalargli.“
Il mio occhio sinistro comincia a ballare dal nervosismo. Continuo ad ascoltare, leggermente disgustato.
“Oddio.” è la replica del ragazzo. Piuttosto ebete come risposta, per cui ho dedotto che i due stessero insieme (cosa che mi pareva già abbastanza chiara dal modo in cui si coccolavano quando ancora aspettavamo l’arrivo del pullman).
“Eh sì, è un problema. Perché lui braccialetti non ne mette, orecchini neanche, anelli non se ne parli… Fede è davvero disperata.“ Il fumetto che tenevo tra le mani risentiva di tutto il mio disappunto. Avrei voluto voltarmi e mandarla all’inferno, lei, con la sua falda bionda, la sciangomma antipatica che veniva sciambrottata nella sua bocca e l’orribile pezzo di ferro che portava al naso. Ma dico io! Ma sono questi i problemi? Non sapere cosa regalare al proprio ragazzo? Ehhhhhhhhhh una cosa da non dormirci la notte!
Cambiamo argomento.
Ho iniziato ad andare in piscina, e la cosa mi dà una certa soddisfazione perché dopo 19 anni mi sembra di avere voglia di fare sport. Chi mi conosce sa quanto sia grave questa novità. Comunque, ci sono diverse cose che mi stimolano ad andare, prima fra tutte la gara con mia sorella a chi fa prima a essere pronto. Gara che vinco in partenza, perché io sono un fulmine a cambiarmi e ho anche un po’ meno capelli di lei (nonostante mi dia il mio bel da fare a tenerli lunghi eh!). Non glielo dite che così vinco sempre!
La cosa brutta è che mi diventano tutti gli occhi rossi, da fare invidia agli amichetti vampiri di Edward Cullen. Avrei taaanto voluto comprare gli occhialini, ma la signorina al bancone mi ha liquidato con un “Li abbiamo finiti”. Molto scortese, ma era giovedì sera, la posso anche giustificare.
Adesso faccio un salto al manicomio. Se stasera non vado a letto presto potrei avere un mancamento domani ad analisi (in realtà potrei averlo anche se la Della Vedova si ripresenterà con un abbigliamento degno del primo Novecento).
Buonanotte a tutti!
maremma…. ti capisco a volte senti certi discorsi dove si fa proprio fatica a trattenersi e non intervenire…