– perché quello che è morto non è figlio tuo.
– perché, non possiamo parlare di entrambe le cose?
– un ragazzo è morto, ricordo. Non è una priorità? Non possiamo occuparci di entrambe le cose? Con tutti i parlamentari che paghiamo…
– un ragazzo ieri è morto, direi che stai minimizzando il problema. Minimizzare, in questo caso, è veramente offensivo, non possiamo permetterci di minimizzare.
– quindi non dobbiamo dispiacercene? quindi non dobbiamo cercare di trovare una soluzione? Siccome questo non è un mondo per deboli, allora tanto vale che muoiano tutti?
– per quanto mi riguarda non me ne frega niente di avvicinarmi a te. Ma chi lo sa se la penserà così anche l’eventuale medico gay che ti soccorrerà quando ne avrai bisogno.
– forse. O forse avrebbe percepito una Nazione più vicina a lui, che ha a cuore i suoi problemi, e si sarebbe sentito meno solo.
– oltre a inasprire la pena per chi commette violenza per motivi discriminatori, la legge è un modo che ha lo Stato per schierarsi ufficialmente contro l’omofobia
– però lo Stato già legifera su altre questioni etiche, come prostituzione e droga. Non ti sta dicendo cosa pensare: tu potrai ancora pensare le più medioevali nefandezze verso i gay, ma saprai di vivere in una Nazione con punti di vista più contemporanei
– è vero, serve ANCHE sensibilizzare la società, servono anche campagne nelle scuole, serve parlarne di più, serve scriverne di più, serve cambiare a poco a poco mentalità, serve che tutti noi nel nostro piccolo ci impegniamo per dimostrare che le differenze sono un valore e non un difetto
***UPDATE
“Voi che difendete i gay siete moralisti e perbenisti“
– questa è la nuova frontiera del rigirare la frittata. Scusateci se tra i principi che abbiamo, scegliamo di parlare (anche) di questo
“Parlate di queste cose solo quando ci scappa il morto“
– non è vero. Esistono una marea di casi di omofobia che si possono trovare solo sui siti dedicati. Il problema non è degli attivisti o delle persone che ne parlano, ma del giornalismo italiano, che spesso preferisce omettere queste notizie per darne altre
“Perché non parlate mai della caccia alle balene, o dello sfruttamento minorile, o delle guerre nel mondo?“
– sono tante le questioni di cui si dovrebbe parlare, e nessuna deve avere la priorità sulle altre. Il fatto che ci sia la caccia alle balene non significa che non si possa parlare di quello e anche del problema dell’omofobia.
“Guardacaso, ora tutti a parlare di omofobia… Chissà cosa c’è dietro”
– a me sta a cuore un certo problema, e ne parlo, e vorrei che mi si ascoltasse senza malizia: tu vuoi insinuare che ho degli interessi a parlare di omofobia, ma la realtà è che io non faccio parte di nessuna lobby e semplicemente ho a cuore un problema. Non ti capita mai di avere a cuore un problema? Nel caso, non vorresti che le persone ti ascoltassero senza accusarti di ricevere qualcosa in cambio dai tuoi tentativi di sensibilizzazione?
perché le cazzate non finiscono mai ]
Roba affine
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un post serio…su cui purtroppo c'è poco (o nulla) da ridere…ma bellissimo
Mi cascano le braccia, le palle, le orecchie, la bocca, i capelli, le mani a sentire questi commenti. Serve una legge, serve che le persone cambino la mentalità, serve che i ragazzi già dalle scuole vengano educati a pensare che omosessuale non significa malato.:(
Se c'è qualcosa che detesto, oltre l'omofobia, è il benaltrismo.
Mah… povero ragazzo, chissà quanto dolore. E che peccato, una vita finita così presto…l'aveva tutta davanti.E' il fallimento totale delle istituzioni, tutte.Son pessimista, non cambierà nulla e ci ritroveremo tra qualche mese a commentare la prossima tragedia del genere.Non credo che la previsione ad hoc di un reato del genere (o la previsione di una aggravante) sia sufficiente da sola, come ha detto il Doc serve anche l'educazione nelle scuole… in questo modo le future generazioni potranno essere migliori delle passate (e della attuale)
Alessandro Meluzzi (opinionista di stacippa) ''umiliazione dei brutti voti a scuola dove la mettiamo? Quanti morti da#votofobia e bocciatura del #somaro , parola che già merita #processo?''
Parole più che giuste.L'ignoranza. Quella è una malattia.Quella va curata. Eliminata.
Riporto qui quello che scrissi ieri, per salutarti. Ed abbracciarti, anche se mai ci siam conosciuti, e mai più potremo…14 anni, una vita davanti.14 anni: i primi amori, le cocenti delusioni, i piccoli grandi successi, le conquiste quotidiane, la maturità, l'estate post-maturità, il marasma universitario, l'amore di una vita, il lavoro, la famiglia.L'hanno privato di ciò per cui gli altri -la maggioranza, anche gli ignavi e gli omofobi- sembrano godere di una priorità acquisita non si sa per quale diritto ereditario o dignità genetica, arbitrariamente autoattribuitesi.Non saprei dove trovare speranza.Né conforto per chi ti ha amato e non t'ha capito.Ma è in queste ingiustizie che mi piace credere che tu ci sia ancora, altrove.Che la tua vita pulsi ancora, magari in una nuova forma.Sono le notti di S.Lorenzo.Cerco la tua stella con gli occhi, perché so che è la più luminosa.
Sulla questione omofobica, perché ormai di questione trattasi, come quella meridionale, o la massonica o chissà quante altre, la penso esattamente come te, ma non sono altrettanto capace ad esprimerla a parole, civilmente.Perché divengo furente e m'indispettisco oltremodo quando ascolto certe "ragioni altrui" che mascherano becera ignoranza e disgustosa, violenta intolleranza.E quindi non riesco ad argomentare pacatamente e pungentemente come te.Ti dico solo che condivido ogni parola e vorrei precisare -per i beceri ignoranti di cui prima- che con l'estensione della Legge Mancino ai reati di omofobia e transfobia non si intende inasprire le pene per il reato in sé, ma per il MOVENTE, allo scopo di tutelare una minoranza statisticamente più perseguitata di altre.Quindi si tratta di rispettare PIENAMENTE il principio giuridico inalienabile che statuisce il PRIMATO della persona e su cui si fonda integralmente la nostra carta costituzionale, dagli articoli 2 e 3, passando proprio per quel 21 che gli omofobi distorcono per usarlo impropriamente in proprio favore.Non dovrebbe esserci discussione: è un principio di civiltà e libertà che, di fatti, è stato introdotto negli ALTRI ordinamenti occidentali da oltre un decennio.Ma noi siamo in Italia. Purtroppo. "Venghino, siori. Venghino."P.s.:Basterebbero anche solo le tue 1a, 2a e 10a controargomentazioni per chiudere il dibattito.E puoi ben capire come la 6a mi sia piuttosto vicina quando cerco di ragionare sul tema con siffatti soggetti.Ma la 5a è la più amara. "Siccome questo non è un mondo per deboli"…
Perdonate l'arrovellato ragionamento da filosofo.L'ignoranza è senza dubbio la madre di tutte le fobie, compresa questa.Fobia è un sentimento irrazionale e nei casi più acuti, una vera e propria patologia. Risulta difficile sconfiggerla, per chi ne è affetto. Sembrerebbe, assunta questa definizione per vera, che se uno è omofobo, c'è poco da fare. Se hai una fobia, hai voglia di lottare contro di essa, nel 99% dei casi te la tieni.Per esempio, io sono aracnofobico.Non mi fanno schifo i ragni, non ne provo repulsione. Io ho proprio un incontrollabile sentimento di terrore, più o meno intenso a seconda della grandezza e della vicinanza del mio corpo con quello dell'immondo artropode.E credetemi, non ci posso fare niente.Ma attenzione, riflettiamo.L'omosessuale non è niente di più ( o di meno ) di un essere umano con particolari gusti sessuali.Appartiene alla stessa specie del più convinto/a eterosessuale.Io ho paura dei ragni, tutti. Non dei ragni a cui piacciono i ragni dello stesso sesso. Non opero distinzioni, ho il terrore di tutti gli aracnidi e abbastanza paura anche di quello che gli assomiglia! Non mi fido neanche dei polpi, che hanno otto zampe, guardo con sospetto i granchi, e se vedo un acaro ingrandito mi cago sotto.L'omofobia è un termine con un significato distorto. Non puoi scegliere quello nei confronti dei quali sviluppare una fobia! E' un controsenso, perché la scelta prevede un procedimento razionale, e abbiamo dato per giusto il fatto che la fobia non possa esserlo.Quindi non sei omofobo, caro il mio palle.Sei un insensibile, gretto, impaurito, ignorante bigotto.E non essendo affetto da alcuna fobia, puoi facilmente cambiare opinione, presa di posizione e idea.Basta ascoltare.Basta riflettere.Basta immedesimarsi nell'altro, nel tuo vicino.(e voi, cattolici, basta AMARE IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO.)Basta pensare che per avere paura degli omosessuali, devi aver paura della specie a cui appartengono. E se hai paura degli uomini, vuol dire che hai paura di te stesso.Riflettiamo!
C'aveva già pensato qualcuno Morgan Freeman se non erro: fobia? Tu non hai paura tu sei stronzo!O una frase del genere.M.
Post bellissimo e saggio. Una legge serve, si. Deve esser il primo passo. La cosa che mi sconcerta di più è l'indifferenza (si…) da parte della scuola. Si fanno tanti "progetti collaterali"(parlo per esperienza, ho un figlio in età scolare) su arte varia, ma nessuno che si occupi di sensibilizzare davvero i nostri figli di educarli al rispetto. Perchè la mentalità si cambia a partire da subito, ma proprio da chi la dovrebbe cambiare, famiglia e scuola, mi pare si sprechino solo tante parole…ps scusa se son stata contorta, ma spero di essere riuscita a farmi comprendere.
Ragazzi, ma come non serve una legge che tuteli gay e trans dalle violenze discriminatorie?Spero stiate scherzando, perché forse non sapete che ancora negli anni '40 la legge prevedeva i cosiddetti "delitti d'onore": roba che il marito che beccava in flagrante moglie e amante (eh, stranamente ne beneficiava solo il marito, guarda un po') poteva trucidarli entrambe senza farsi neppure un giorno di galera.Obbietterete che c'è ancora il femminicidio.Embè? Mica la maggioranza dell'opinione pubblica, ad oggi, si sogna ancora di difenderli quei malati (e per me gli omofobi tanto bene non stanno, altro che)?!La legge se non altro può spaventarli un po', quegli zotici. Poi il resto lo può fare l'opinione pubblica.Grazie, Ale.nel mio piccolo ho replicato anch'io a voce alle scemenze che ho sentito in giro ma credo che in tal modo si raggiungano sicuramente più persone, per cui complimenti.*D*
E' la prima volta che ti visito e ho deciso di commentarti perché il tuo è un bel post e perché, in quanto etero difensore degli omosessuali, mi sono trovato spesso in situazioni del genere.Spesse volte mi è stato detto che ci sono problemi più importati per esempio, ispirandosi a quello che secondo me è poco più di un gretto materialismo borghese che non considera la profonda unità esistente fra crisi economica e crisi di valori.Che fare quindi? Ho ignorato le loro parole e ho risposto che le loro tesi erano non-scientifiche e indimostrabili ( sì, in questi casi divento fastidiosamente saccente…)Che una legge non serva è una grandissima stronzata è una spaventosa blasfemia giuridica. I sostenitori di tali affermazioni dimenticano che tutti noi viviamo in un paese costituzionale e laico basato, per definzione, sul diritto. Che sia un bene o che sia un male, le leggi sono assieme lo specchio della nostra società ed il motore dei grandi cambiamenti sociali…Ma d'altronde era così anche nell'antichità, nel medioevo e nel rinascimento…Poi beh, la questione delle priorità è puramente soggettiva. Se si parlasse solamente della caccia alle balene dici che non ci sarebbe qualcuno pronto a lamentarsi dicendo che si dovrebbe, piuttosto, parlare del dilagare del femmicidio o di qualche altra cosa?Ma voglio fermarmi qui, perché 'ste cose mi fanno incazzare e quando mi incazzo non rispondo più di ciò che scrivo. Ed inoltre tu hai già detto tutto ciò che c'era da dire…Nuovo lettore comunque, mi piaci :3Un saluto!Fabio.
Purtroppo il problema principale è quello su cui ti focalizzi nell'ultimo punto: nei paesi conservatori-reazionari-intolleranti-retrogradi chi esprime dissenso, chi tende al progresso, chi ha un pensiero proiettato al futuro e alla civiltà è automaticamente screditato -dalla stampa di sistema, dai politici genuflessi, dall'ignoranza del popolino bue- perché "starebbe sponsorizzando propri, meri interessi".Ma, per fortuna, c'è una tanta, tanta gente spesso silente, ancor più spesso silenziata, che ci è vicina e riconosce le nostre ragioni.Più di quanti crediamo!(E lo ripeto a me stesso, ché in un borghetto di provincia mi sembra tutto così difficile!)Ad esempio, ieri, mi ha molto colpito la dichiarazione della medaglia d'argento statunitense negli 800m ai Mondiali di Mosca, Nuck Symmonds.L'antefatto è ovviamente il clima intollerante ed intollerabile che si respira intorno alla comunità LGBT del luogo, particolarmente in seguito alla promulgazione della folle legge che -vietando la presunta "propaganda dell'omosessualità"- ha praticamente inaugurato una spietata caccia al "diverso", conclusasi in molteplici occasioni tragicamente, sotto il compiaciuto e sadico sguardo di quell'impunito dittatore di Putin (amico di chi?).E proprio in questi giorni -alla notizia dell'ennesimo omicidio doloso di un ragazzo gay- s'è scatenato doverosamente -e forse in ritardo- il caso diplomatico tra le potenze dell'Ovest -USA, UK, Germania, Francia. L'Italia ovviamente tace!- e la madre patria Russia, con la minaccia di boicottare le Olimpiadi Invernali del prossimo anno.A cui il Ministero degli Esteri sovietico ha risposto piccato che non avrebbe ceduto a pressioni esterne, ma anzi si sarebbe premurato di applicare tale legge anti-propaganda anche ai Mondiali in corso di svolgimento.Ebbene, tale Nick Symmonds, appena vinta la medaglia, ha dichiarato:"Dedico l'argento ai miei amici gay. Per quanto possa parlare apertamente su questo, credo che tutti gli esseri umani meritino di vivere allo stesso modo perché li ha fatti Dio. Non importa se si è gay, eterosessuale, bianco o nero, noi tutti siamo degni di avere pari diritti, non sono d'accordo con questa legge".E ha aggiunto: "Se c'è qualcosa che posso fare per sostenere la causa e promuoverla ulteriormente, lo farò, senza paura di essere arrestato: io rispetto la capacità dei russi di governare il loro popolo, ma non sono d'accordo con le loro leggi".Ecco, ce ne fossero di personaggi pubblici così!O meglio ci sono…ma non in Italia!Ne trovassimo almeno un paio che sfruttasse la propria immagine per combattere battaglie di civiltà, saremmo un Paese migliore.Appunto, saremmo…!Invece metà Paese idolatra quel ridicolo campionario di barbarie e trivialità che è il calcio italico…Poveri noi!