Dai, non scherziamo: gli uomini non dovrebbero aver bisogno di un motivo per cui essere femministi. Qualsiasi persona dovrebbe volere la parità sociale, politica ed economica dei sessi – cosa che al momento non esiste, né in Occidente né altrove, se non fosse chiaro.
Ma c’è una cosa che forse non è di dominio pubblico, perché ci scordiamo sempre di dirla: essere femministi conviene, anche a noi uomini. Invece bisogna parlarne, perché non dovrebbe passare il messaggio che l’uomo femminista sacrifica qualcosa di sé. Essere femministi è perfettamente naturale.
Intendo dire che voler essere femministi è logico. È come voler essere profumati, o voler essere riposati, o voler essere Beyoncé. Ho forse bisogno di fornire una spiegazione al mio voler essere profumato, riposato o Beyoncé? No. È chiaro che non voglio puzzare, né morire di sonno, né essere Katy Perry.
È logico che io voglia essere femminista. Quindi lo sono.
Se per caso non a tutti sembrasse una cosa così logica, ecco un elenco di motivi per cui essere femministi.
Fare il liceo socio psico pedagogico, o come cavolo si chiama.
Alle medie, quando sono arrivati i tipi dell’orientamento a spiegarci le varie scuole superiori, ce ne sono state alcune che i ragazzi non hanno nemmeno preso in considerazione, perché “erano da femmine”. Ora, io sono contento di aver fatto lo scientifico, perché comunque non si sa mai che mi capiti di dover fare uno studio di funzione, nella vita, ma avrei voluto avere a disposizione tutto il ventaglio di possibilità, senza giudizi sociali.
Indossare roba rosa.
Il colore non ha genere, ragazzi. E con quel completo che avete nell’armadio, una camicia rosa ci starebbe proprio bene. Ma voi continuate a mettere quella azzurra perché sennò sembrate froci, femminucce, principesse, etc. Ecco: in un mondo in cui esiste la parità dei sessi, potreste mettere le camicie di tutti i cazzo di colori che vi pare, senza sentirvi giudicati.
Piangere.
Che non sarebbe da uomini. I veri uomini non piangono (e solitamente “hanno da puzza’”). Certo. Capite perché voglio un mondo femminista? Perché io ho i condotti lacrimali, e non ho paura di usarli.
Fare danza, pallavolo, ginnastica o cose così.
Sì, insomma, gli sport che non sono il calcio. Io non ho niente contro il calcio, diciamo, anche se ho la sensazione che sia uno sport in qualche modo collegato al rimbecillimento generale della gente. Ma insomma, ognuno è libero di fare quello che gli pare: per esempio, io tifo in maniera molto più sfegatata per l’Eurovision che per i Mondiali. L’unica cosa certa è che avremmo molta più scelta in un mondo femminista, dove non ci sono sport considerati di un genere o di un altro.
Non capire il fuorigioco.
Ora, c’è da dire che nella mia vita le persone che mi hanno saputo spiegare meglio il fuorigioco erano ragazze, quindi in realtà questo punto non vale poi molto. C’è anche da dire che mi sono rassegnato all’idea che proprio non me ne frega niente di imparare le regole tecniche del calcio, almeno finché Shonda Rhimes non ci scriverà una serie.
Fare shopping con piacere.
Capisco che tutti gli sketch di Panariello abbiano creato questo assurdo luogo comune secondo cui agli uomini non piacerebbe comprarsi le cose, ma guardate dentro voi stessi. Comprarvi le cose vi piace. Comprarvi le cose è bellissimo. Perché dopo avete le cose. Quindi smettetela di fare quelli che si annoiano nei negozi. Lo sappiamo che non è vero.
Guardare film romantici.
È semplice: se le ragazze vengono a vedere i film dei supereroi e li apprezzano pure, è molto probabile che i ragazzi possano andare a vedere i film romantici e apprezzarli pure. O magari no. Magari anche nel miglior mondo femminista la maggior parte dei ragazzi continuerà a vedere quei film sulle macchine veloci e la maggior parte delle ragazze le vecchie commedie romantiche con Hugh Grant, ma quando uno di voi avrà quella voglia di gelato e spensieratezza non dovrà cancellare la cronologia dopo aver rivisto Notting Hill in streaming.
Come avrete notato da soli, sono tutti stereotipi, e anche piuttosto ironici. Non è detto che tutti gli uomini siano ancora schiavi di tutte queste gabbie sociali, specialmente se parliamo di persone di mentalità aperta che vivono serenamente nel duemiladiciotto. Ma questi schemi li rivediamo, se non in noi, magari in qualcuno che conosciamo. E anche se non sono in nessun modo paragonabili ai drammi veri, che molte donne di tutto il mondo vivono ogni giorno, sono un’ottima scusa per convincerci che un mondo dove tutti possono essere liberi dagli schemi di genere, un mondo femminista, conviene anche agli uomini.
Roba affine
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divento troppo ripetitivo se dico che ti adoro??
<3
No, scusa, cosa è questa acrimonia contro la Katy?
Per il resto , perfettamente d’accordo con te
Ciao
Betty
Non è acrimonia, è pura verità!
Scherzo, sono musicalmente possibilista e liberale.