Facciamo un recap dell’ultimo mese, vi va?
- domenica 25 marzo, Bologna: uno studente inglese viene insultato, aggredito e derubato da tre italiani. Calci in faccia, pugni, pollici negli occhi, insulti omofobici, totale indifferenza della gente, furto del telefono e dello zaino.
- giovedì 5 aprile, Roma: Federico viene aggredito da quattro neofascisti al grido di “ecco cosa gli facciamo, ai froci come voi” (ne ho anche parlato qui)
- lunedì 9 aprile, Parma: un bacio tra due ragazzi in un locale scatena una raffica di insulti da parte di un gruppo di altri avventori. Uno di loro in un moto di rabbia sferra un pugno a un membro della coppia
- venerdì 20 aprile, Roma: due ragazzi mano della mano vengono accerchiati da un gruppo di dieci persone che dopo averli insultati li aggrediscono. Pronto soccorso, diverse escoriazioni, timpano perforato, commenti sarcastici degli infermieri
- intorno al 22 aprile, Torrazza Piemonte: pare che un uomo abbia picchiato il figlio gay, lanciandogli addosso una sedia e infine cacciandolo di casa urlando “io non li voglio quelli come te”
Se dovessi azzardare un’ipotesi, mi verrebbe cautamente da suggerire che forse una legge contro l’omotransfobia potrebbe, forse, a idea, essere urgente.
Non riesco a trovare la fonte, ma da qualche parte avevo letto che l’approvazione delle unioni civili, in tutti i Paesi in cui sono state approvate, ha inizialmente portato a un incremento dei casi di omofobia. Non dovrebbe stupirci, quindi, che anche l’Italia rientri in questa statistica: proprio per questo dovremmo cercare di limitare i danni con delle tutele ad hoc per le persone LGBTQ+.
(per la cronaca, una legge del genere è già stata scritta: è la proposta di aggiungere l’aggravante dell’omofobia alla legge Mancino, che già punisce la violenza e la discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi e nazionali; peccato che questa legge, già approvata alla Camera, sia bloccata al Senato dal 20 settembre 2013)
La mia impressione è che queste unioni civili ci abbiano un po’ appesantito il culo. Ci siamo svegliati una volta, e poi ci siamo riaddormentati. Non fraintendetemi, è bellissimo questo diritto che abbiamo conquistato dopo anni di lotte, ed è bellissimo che molte persone abbiano deciso di “sposarsi” e istituzionalizzare la propria relazione.
Ma non dobbiamo dare per scontato che sia finita qui. C’è ancora tanto da fare, sia in Italia sia nel mondo, per arrivare al pieno riconoscimento dei diritti per tutti. L’ondata di populismo e xenofobia che negli ultimi mesi si è riversata in Occidente avrebbe già dovuto svegliarci. Ri-svegliarci.
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