Se siete tra i fortunati che possono vantare di essere andati a casa di qualcuno conosciuto su Grindr per poi scoprire che avesse moglie e figli, beh complimenti: è un rito di iniziazione importante, benvenuti. Se siete tra le prescelte che sono state mollate dal fidanzato per ragioni sconosciute, per poi essere invitate l’anno successivo alla sua festa di coming out, ottimo: brindo a voi.
In entrambi i casi avete vissuto qualcosa di vagamente simile alla storia di Pelle d’uomo, il fumetto di Hubert e Zanzim che ha fatto furore lo scorso anno in Francia, dove ha vinto i più importanti riconoscimenti del settore, e la cui versione italiana è uscita la scorsa settimana per Bao Publishing.
Il matrimonio di Bianca è stato combinato, come è usanza fare nella sua antica cittadina, ma lei non accetta di non aver mai potuto incontrare il promesso sposo, Giovanni. La sua madrina le rivela allora un segreto: le donne della sua famiglia possiedono una pelle che permette loro di trasformarsi in un uomo, e muoversi indisturbate nel mondo dei maschi. Un’ottima occasione per conoscere meglio il futuro marito, se non fosse che Giovanni si innamorerà dell’uomo da cui Bianca è travestita…
Non si parla soltanto di discriminazioni dovute all’orientamento sessuale, che comunque è uno degli argomenti principali della storia. In Pelle d’uomo viene soprattutto raccontata la figura della donna come ultimo, irrecuperabile gradino nella scala del privilegio, e di come sia quasi totalmente impossibile cambiare questa visione. Una riflessione purtroppo sempre più attuale.
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