Valerio ha diciotto anni, vive a Roma e da grande vuole fare il nuotatore. Un’esistenza comune e abbastanza tranquilla che viene sconvolta quando, a una festa, il suo migliore amico lo bacia a tradimento per togliersi di torno alcune corteggiatrici impiccione. Da qui in avanti è un frenetico precipitare nell’abisso, errore dopo errore, una bugia dopo l’altra, nel tentativo di nascondersi a tutti i costi una verità su sé stesso.
Questo è come inizia. Il resto lo racconta (molto bene) Flavio Nuccitelli nel suo romanzo d’esordio Frenesia, appena uscito per Fandango nella collana Weird Young, pensata per le storie di adolescenza fuori dal comune, ma in questo caso perfetta anche per chi, come me, va fuori di testa per i racconti su ragazze e ragazzi giovani.
Avete trent’anni e siete impazziti per Skam? Ecco, appunto. In effetti, la serie sugli adolescenti romani, adorata anche da chi adolescente non è più, è il paragone più immediato che mi viene da fare dopo aver letto questo libro – e sia chiaro che per me è un complimento. Frenesia, allo stesso modo, ti rapisce con la sua scrittura divertente e poco arzigogolata e con la sua storia perfettamente credibile. Quante volte gli adolescenti vengono raccontati in modi superficiali o paternalistici, costretti a parlare e a comportarsi in modi che nessuna persona farebbe davvero? Nel caso di questo romanzo, ho avuto per tutto il tempo l’impressione di stare leggendo una storia del tutto verosimile nelle azioni, nei dialoghi e nelle scelte dei personaggi. Al punto che mi sono affezionato, e adesso gradirei un seguito.
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